Oltre 250 pastori del ‘700, di inestimabile valore artistico e culturale, tutti autentici e realizzati secondo le antiche tradizioni dell’arte presepiale napoletana, famosa in tutto il mondo, sono stati recuperati dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale nell’ambito dell’indagine denominata START UP, coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia.
I sequestri dei preziosi manufatti, rubati in abitazioni private e chiese per un valore di 2 milioni di euro, sono avvenuti a carico di oltre 20 persone, residenti sull’intero territorio nazionale (Bergamo, Salerno, Brescia, Reggio Calabria, diversi comuni dell’hinterland napoletano), raggiunte da informazioni di garanzia per il reato di ricettazione.
L’attenta e dettagliata ricostruzione delle scene presepiali, supportata dal confronto con le informazioni contenute nella Banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, al momento, ha consentito di individuare solo 49 pastori, oggetto di 3 importantissimi furti avvenuti, tra il 1999 ed il 2000, presso 2 abitazioni private di Napoli e dalla Chiesa di “Sant’Agnello” della costiera sorrentina. Ora i proprietari di queste importantissime opere di potranno riconoscerle, attraverso le foto e le immagini dei beni recuperati, primo passo per rientrarne poi in possesso.