Il fronte dei No Tap ha guadagnato altri giorni: fino al 19 aprile nessun altro ulivo potrà essere espiantato per far posto al microtunnel che rappresenta la porta d’ingresso, in Puglia, del Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto (valore stimato di 4 miliardi) che arriverà in Italia dal Mar Caspio. Ieri, infatti il Tar del Lazio ha accolto l’istanza della Regione Puglia per l’annullamento, previa sospensione, delle note del ministero dell’Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A44 (quella, tra le 66 previste, che fa riferimento al ripristino ambientale), in pratica il via libera ai lavori preliminari. Il Tar ha così sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile.