Nel decreto per il Mezzogiorno approvato ieri salvo intese dal consiglio dei ministri contenute nuove misure per i giovani dai 18 ai 35 anni residenti nel Mezzogiorno e che non risultino già beneficiari nell’ultimo triennio di altre misure per l’autoimprenditorialità. Il 35% del finanziamento sarà a fondo perduto, il 65% sotto forma di prestito a tasso zero concesso dalle banche con la garanzia statale del Fondo centrale. Disponibili fino a 200mila euro per le società e 40mila euro per i singoli individui. L’incentivo, ribattezzato “Resto al Sud”, sarà gestito da Invitalia e sarà utilizzabile anche dai giovani che otterranno in concessione, a seguito di un bando pubblico per progetti di valorizzazione, terreni agricoli abbandonati o incolti.
Nel decreto via libera anche al reddito di inclusione e a nuove misure per la crescita nel Mezzogiorno, oltre alla formalizzazione della nomina di Ernesto Ruffini alla guida dell’Agenzia delle Entrate. Il reddito di inclusione (Rei), con un assegno che potrà oscillare tra igo e 490 euro mensili in funzione dei componenti, sarà corrisposto alle famiglie con redditi Isee complessivi non superiori a 6 mila euro e un patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro.