Politica interna
Pd – Dopo la lettera inviata ieri al quotidiano La Repubblica, dove Renzi rivendicava le politiche di sinistra attuate dal suo Governo, si è riacceso lo scontro con la minoranza interna del Pd, in concomitanza con l’approdo alla Camera da domani del Jobs Act. Fassina si dice convinto che l’obiettivo finale sia “la libertà di licenziamento, così cara al Premier”, mentre Cuperlo ha ribadito: “Così come è, il Jobs Act non lo posso votare”. E intanto il Ministro Boschi, intervistata dal Corsera, si mostra risoluta: “Non ci fermiamo se su 300 deputati Fassina o altri la pensano diversamente”, tornando anche sul tema della legge elettorale e sul rischio di votare con due sistemi elettorali diversi per le due Camere: “Il Senato? Se si vota prima c’è il proporzionale della Consulta”.
Forza Italia – Silvio Berlusconi ha ricevuto a Villa Gernetto venticinque “volti nuovi”, perlopiù giovani amministratori locali, con l’intenzione di lanciarli sullo scenario nazionale. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per le doglianze dell’ex Premier sull’attuale classe dirigente forzista: “Le liste del Pdl le compilò Alfano col risultato che sappiamo. Ora si guardi al futuro, quelli che ci sono adesso non mi soddisfano”. Poi il monologo a tutto tondo sulla situazione politico-economica in Italia e in Europa: “Renzi è un vecchio della politica, sta nei partiti da prima di me”. E ancora: “I comunisti sono al potere, l’economia è un disastro. Se Bruxelles non cambia, entro due anni dovremo uscire dall’euro”.
Regionali – Si vota nella sola giornata di oggi per le elezioni regionali in Emilia e Calabria. In Emilia la Lega Nord prova lo storico sorpasso su Forza Italia, mentre in Calabria è quasi certa l’affermazione del Pd Oliverio. In entrambe le consultazioni il M5S è dato in pesante calo.
Politica estera
Medio Oriente – Il Corsera intervista il Presidente egiziano al Sisi, da oggi in visita in Italia e in Vaticano. Il Presidente lancia la sua proposta per la pace in Medio Oriente: “Siamo pronti a inviare forze militari all’interno di uno Stato palestinese: aiuterebbero la polizia locale e rassicurerebbero gli israeliani. La sicurezza agli israeliani va garantita”. Poi al Sisi lancia l’allarme sulla situazione in Libia: “Si stanno creando basi jihadiste. La comunità internazionale stia al fianco dell’esercito nazionale”.
Kenya – Gli Shabab, miliziani islamisti somali, hanno massacrato in un agguato vicino al confine con la Somalia 28 non musulmani intercettati a bordo di un pullman diretto verso la capitale Nairobi. Dopo aver fatto scendere i passeggeri dal mezzo, è stato chiesto loro di recitare un versetto del Corano; chi non è stato in grado di farlo, è stato freddato sul posto. L’attacco è stato rivendicato dai terroristi: “Risposta ai raid nelle moschee”.
Portogallo – L’ex Premier socialista Josè Socrates è stato arrestato venerdì. I magistrati lo accusano di corruzione, frode fiscale, riciclaggio di capitali e falsificazione di documenti. Socrates avrebbe trasferito 20 mln dalla svizzera Ubs alla banca portoghese Espirito Santo.
Afghanistan – Il Presidente Obama ha annunciato che il previsto ritiro totale dei 9.800 militari rimasti nel Paese, previsto nel 2016, sarà rimandato di almeno un anno. Le truppe di terra compiranno azioni mirate non solo contro le cellule qaediste, come preventivato, ma anche contro i talebani, ancora fortemente radicati in Afghanistan. Decisivo per la svolta annunciata da Obama sarebbe stato il pressing dei vertici del Pentagono.
Economia e Finanza
Europa – Secondo anticipazioni dell’Ansa, la Commissione europea si prepara a promuovere la Legge di Stabilità 2014 di Roma, senza avviare alcuna procedura d’infrazione. Semaforo verde anche per Francia e Belgio. Bruxelles avrebbe riconosciuto che l’anno in corso sarebbe stato caratterizzato da “circostanze eccezionali” e si riserverebbe un nuovo esame per marzo 2015. E ieri è stato chiarito che i contributi al Fondo investimenti di Juncker, in rampa di lancio, saranno elargiti su base volontaria dai singoli Paesi e che saranno “esclusi dal calcolo del deficit”.
Bce – Intervenendo al convegno fiorentino “How we can govern Europe”, il vicepresidente della Banca centrale europea, il portoghese Vitor Constancio, ha confermato l’accelerazione impressa da Draghi sulle politiche monetarie di Francoforte: “Siamo pronti a comprare titoli di Stato”, precisando però subito dopo che ciò avverrà “solo se le altre misure non bastassero”. Constancio ha poi auspicato che anche i governi si muovano “attraverso politiche fiscali: sappiamo che durante una recessione le politiche monetarie hanno un impatto più limitato”.