Sono di nuovo fermi i lavori di espianto degli ulivi nel cantiere per la realizzazione del gasdotto Tap a Melendugno. La sospensione e’ arrivata nella tarda mattinata di sabato, dopo che una manifestazione a cui hanno partecipato attivisti, sindaci e cittadini (tra cui molti adolescenti e bambini) ha bloccato tre camion, che trasportavano altrettanti alberi, diretti al sito di stoccaggio, alla masseria del Capitano. Proprio la presenza consistente di minori ha impedito alle forze dell’ordine di forzare i blocchi per far passare i camion, cosi’ come era avvenuto nelle giornate di martedi’ 28 e mercoledi’ 29, quando ci sono stati anche alcuni scontri. In totale erano 211 gli ulivi da spostare dalla prima parte del tracciato del gasdotto su cui la Tap intende lavorare: 138 erano stati espiantati prima di sabato e spostati nel sito preso in affitto dalla multinazionale, 19 vi sono stati portati nella prima mattinata di ieri mentre 11, sempre ieri mattina, sono stati temporaneamente trasferiti in un deposito vicino al cantiere, a causa dei blocchi stradali effettuati dai manifestanti. Tre alberi, inoltre, sono stati riportati nel cantiere dopo la manifestazione di protesta e su disposizione del prefetto di Lecce, Claudio Palomba. Nel cantiere restano anche sette ulivi gia’ caricati sui cassoni, pronti ad essere trasferiti, 15 espiantati ieri e 18 da espiantare.