Nuovo corso di storia e istituzioni degli Stati Uniti a Napoli presso l’universita’ L’Orientale, ateneo sorto nel 1700 e prima istituzione al mondo in cui si sono insegnate lingue orientali come il cinese. A tenerlo a battesimo, insieme al rettore Elda Morlicchio, l’ambasciatore americano Lewis Eisenberg, nella sua prima visita istituzionale al di fuori di Roma dopo il recente insediamento, come il diplomatico stesso ricorda parlando nel corso della cerimonia di inaugurazione: “una scelta assolutamente appropriata – dice – poiche’ gli Stati Uniti aprirono la prima sede diplomatica in Italia proprio qui, nel 1796, durante il regno di Napoli”. Nel 2016, ricorda Eisenberg, e’ nata l’iniziativa American Studies, e sono stati finanziati dagli Usa 8 contratti di insegnamento presso altrettante universita’ italiane, tra cui L’Orientale. “Questi finanziamenti includono anche fondi destinati all’acquisto di libri e altri materiali per sostenere i corsi dei professori affidatari e integrare le biblioteche universitarie – ricorda l’ambasciatore – e questo anno siamo riusciti a estendere il finanziamento e aggiungere altri due contratti, portando il numero degli atenei italiani coinvolti da 8 a 10”. Partner dell’iniziativa, l’Associazione italiana per gli Studi Nordamericani e il Centro Studi Americani di Roma. “La nostra speranza – prosegue il diplomatico – era che questi finanziamenti, seppure circoscritti, portassero alla creazione di ulteriori contratti di insegnamento di American Studies a tempo indeterminato. Sono lieto che L’Orientale sia stata la prima da approvare una nuova posizione di ricercatore di fascia B in Storia e Istituzioni degli Stati Uniti. Mi auguro che altre universita’ italiane condividano questa visione”. Italia e Usa, ricorda, hanno legami stretti e solidi da tempo, “sono ottimi partner”, e per restare tali “occorre studiare ognuno la cultura dell’altro e capire da dove veniamo. Da qui nasce l’importanza dei corsi di studi americani negli atenei italiani e l’impegno della missione diplomatica degli Stati Uniti nel promuoverli”.