Bombe in vendita a Napoli in previsione del Capodanno: la Maradona, pericolosissima, la Gomorra, la Bomba Isis, che l’anno scorso risultò la più ricercata, venduta in genere a 50-70 euro, ma per il 31 dicembre anche a 200 euro, costa poi in realtà 5 euro di materiali e mezz’ora massimo di assemblaggio. Buona parte delle fabbriche, specie in Campania, sorgono rapidamente in autunno per sparire nel nulla subito dopo le feste. Feriti per i botti di Capodanno tra il 2011 e il 2015: 2.423. Arrestati o denunciati: 2.154.
Sequestri di fuochi d’artificio, bombe, petardi e simili compiuti negli ultimi giorni da carabinieri, polizia e guardia di finanza: quattro quintali a Bari, bobine di miccia pirotecnica da 50 metri, polvere di alluminio, miscela pirica, polvere nera in grani, inneschi elettrici costituenti un vero e proprio laboratorio a Ruvo di Puglia, petardi micidiali nascosti nei bagagliai di varie auto, sette quintali a Reggio Calabria, 600 chili a Roma, una tonnellata a Messina («26.727 fuochi d’artificio pericolosi»), 9 quintali a Lamezia Terme, all’interno di un grande magazzino gestito da cinesi, ecc. I rifornimenti sono garantiti dalla mafia cinese in combutta con la criminalità organizzata italiana