Manovra 2018 ancora allo studio: c’è attesa per il sì definitivo di Bruxelles alla correzione dei conti soft chiesta dal ministro Pier Carlo Padoan, che consentirebbe di avere 8-9 miliardi in più di margine, e per l’aggiornamento del Def con cui saranno riviste al rialzo le stime di aprile del Pil. Lo scoglio più arduo resta quello delle risorse da recuperare. Al momento sarebbero necessari dai 13 ai 15 miliardi per coprire il taglio del cuneo, dare una spinta agli investimenti, rafforzare il fondo per il contrasto alla povertà e permettere i mini-correttivi sul tema pensioni. Tra le ipotesi allo studio c’è quella di una rottamazione bis delle cartelle ex Equitalia da collegare, almeno come tempistica, con l’estensione della fatturazione elettronica tra privati. “Nella legge di Bilancio useremo tutti i margini possibili per accompagnare la crescita”, dice intanto il premier Gentiloni a margine dell’inaugurazione della Fiera del Levante a Bari. “Se vogliamo trasformare il ciclo positivo che finalmente investe anche l’economia italiana e i grandi numeri su crescita, export, manifattura, in qualcosa che ricuce il tessuto della nostra coesione sociale soprattutto nel Mezzogiorno, dobbiamo investire nel lavoro”.