Jazz per l’Unicef venerdì 31 marzo al Moro di Cava de Tirreni con GeGè
Telesforo testimonial Unicef in concerto alle ore 22 col sassofonista
Alfonso Deidda, il tastierista Seby Burgio, il contrabbassista Joseph Bassi,
il batterista Dario Panza, e come special guest Joanna Teters – una delle
giovani vocalist più affermate della scena newyorkese (inizio ore 22, info:
3403939561 e 0894456352 e <http://www.pubilmoro.it/> www.pubilmoro.it).
Il concerto servirà per lanciare il progetto “Soundz For Children” (United
Musicians for Unucef), finalizzato a trasmettere ai più piccoli i valori del
rispetto, dell’inclusione e della solidarietà attraverso la musica.
Durante il live, con Riccardo Bomarsi a curare tecnicamente il sound, sarà
la musica di “FunSlow Ride”, l’ultimo album di Telesforo uscito l’anno
scorso a incarnare i valori del progetto. Il disco stesso nasce come un
lavoro collettivo di 20 grandi artisti che si ritrovano uniti in una sola e
unica “voce”. Ambiente, etica, responsabilità, amore di un genitore per i
suoi figli, amore tra due esseri umani sono i temi universali che hanno
mosso la creazione dei brani, connotati allo stesso tempo da un sound
incredibilmente leggero e raffinato. Ma soprattutto amore per la musica, che
è l’elemento che più di ogni altro spinge ad indagare nella propria
spiritualità e permette di affermare la propria identità nel rispetto e
nella tolleranza verso gli altri. “Fun Slow Ride” è dunque un’ammissione di
responsabilità che tutti abbiamo come esseri umani: quella di lasciare
un’eredità importante alle generazioni che verranno.
Uno dei suoi singoli “Let the Children”, con il relativo videoclip
realizzato da Simone Calcagni è espressamente dedicato ai bambini mentre il
videoclip del brano “Next” è realizzato da uno dei nostri più grandi artisti
contemporanei: Felice Limosani. Pieno di amore e saggezza, in “Let the
Children” lo spoken word del noto musicista statunitense Ben Sidran
sottolinea con grande profondità il toccante tema trattato dalla poesia “I
Figli” di Khalil Gibran contenuta nel suo celebre libro “Il Profeta”: il
sentimento contrastante di un genitore che oltre a educare e proteggere i
propri figli ha anche il grande compito di permettere loro di conoscere il
più possibile il mondo, prendere liberamente le proprie decisioni senza
cercare di influenzarne le scelte o di farli assomigliare a qualcun altro.