I nuovi scenari entro cui dovranno operare le future Organizzazioni di prodotto nel campo dell’olio e delle olive da tavola. Sarà questo il tema al centro del convegno “L’olivicoltura del Futuro: Identità, aggregazione, qualità, mercato, organizzato dalla Società Coop. APO Catania, in programma venerdì prossimo, 19 maggio alle ore 15.30, al Hotel Parco degli Aragonesi, di viale Kennedy.
Introdurrà i lavori Giosuè Catania, presidente della Società Cooperativa APO, seguiranno gli interventi di Tiziana Sarnari (ISMEA), Maurizio Servilli, docente Università Perugia, Pierpaolo Iannone, coordinatore nazionale progetto CE611/615/2014, Benedetto Fracchiola, presidente Finoliva Global Service spa, Pino Occhipinti, responsabile regionale Agroalimentare Lega coop. Concluderà Gennaro Sicolo, presidente nazionale CNO.
“Puntare all’aggregazione del prodotto e alla commercializzazione– anticipa Giosuè Catania, presidente della Società Cooperativa APO– un obiettivo alla portata del nostro comparto olivicolo, pur dovendo fare i conti con la frammentazione aziendale e con un individualismo diffuso”.
La produzione olivicola dello scorso anno ha registrato un drastico calo in media del 63%, attestandosi a livello nazionale su circa 200 mila tonnellate ed in Sicilia circa 17.500 tonnellate; allo stesso, i prezzi alla produzione sono lievitati.
In Italia si registra un consumo pro/capite di 11 chili di olio, con un fabbisogno di circa 600 mila tonnellate, ciò rende il nostro Paese non autosufficiente, considerando anche la quota destinata all’esportazione (circa 400 mila tonnellate).
“Il nostro obiettivo – afferma il presidente Giosuè Catania – è quello di poter costruire una grande OP (Organizzazione di Prodotto ) che abbia valenza Regionale, rappresenti i bisogni del territorio e della filiera in modo unitario e guardi con attenzione ad un mercato di qualità, ove i produttori organizzati si possano rivedere”
La Sicilia ha tutte le carte in regola per puntare in alto con le sei DOP e l’IGP SICILIA, per garantire l’identità di un prodotto legato al territorio di origine, di per sé veicolo promozionale delle bellezze e della cultura isolana.
La produzione olearia siciliana si propone al consumatore con una varietà di oli di grande diversità organolettica che prende spunto da un ricco patrimonio varietale e da condizioni territoriali diverse tra di loro, che conferiscono al palato del consumatore tutti i tipici profumi dei prodotti di questa terra.