Politica interna
Fake News – Matteo Renzi sta lavorando a un’iniziativa precisa, sulla falsariga di ciò che avviene negli Stati Uniti: una commissione d’inchiesta parlamentare sulle operazioni di disinformazione, che prenderà il via nella prossima legislatura. “Non sto pensando né a una legge né a nessuna censura – spiega – . Nella prossima legislatura voglio continuare la battaglia contro le operazioni di disinformazione che l’Italia, non solo io o il Pd, ha subìto in questi anni. Chiederò l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare, con i poteri della magistratura, sulle operazioni di disinformazione, meglio chiamarle cosi piuttosto che fake news, perché in Italia è accaduto qualcosa di organizzato, e ci andremo a fondo, chiamando testimoni, guardando i dati, interrogando le persone in una commissione. Vedremo le centrali. Così come sta avvenendo nelle tre commissioni d’inchiesta del Congresso americano”. E riferendosi al caso skinheads spiega: “Quando c’è il leader di un movimento che inneggia a Hitler e a sei milioni di ebrei ammazzati, tutte le realtà democratiche dovrebbero reagire”.
M5S – I 5 Stelle si stanno arrovellando sulle regole delle candidature. In queste ore – ieri c’è stato un altro vertice a Milano con Davide Casaleggio e Luigi Di Maio – si sta valutando l’ipotesi di introdurre “filtri qualitativi” alle candidature di sconosciuti. “Non vogliamo trovarci con i soliti dissidenti al primo mese di legislatura”, dice un dirigente 5 Stelle. Come evitare una truppa di “pericolosi” sconosciuti, impreparati a tutto? Si sta pensando di introdurre criteri oggettivi e meritocratici nei curricula. Difficile immaginare test o quiz d’ingresso, né tantomeno colloqui, vista la massa di candidati potenziali. Ma qualcosa si dovrà fare. Anche per rassicurare la gran quantità di peones terrorizzata dall’ipotesi di perdere nelle “Parlamentarie”. Si dice che, tra addii volontari e uscite forzate, il numero dei partenti stia lievitando oltre i 30. Ma molto dipenderà dalle regole.
Una delegazione del M5S intanto ha incontrato al Senato 12 grandi investitori che gestiscono un patrimonio di 5mila miliardi di dollari, e vogliono capirci qualcosa del movimento, perché fiutano un’Italia a 5 Stelle e non comprendono come possa sopravvivere all’uscita dall’euro. Perché se Grillo promette una consultazione per abbandonare la moneta unica, chi gestisce gli hedge fund lo prende sul serio. “Abbiamo detto che un referendum per uscire dall’euro è l’ultima risorsa – spiega Carla Ruocco – . Gli investitori ci trattano come un potenziale governo”.
Politica estera
Russiagate / Germania – “Mi dichiaro colpevole: ho mentito all’Fbi”. L’ex consigliere per la Sicurezza, Michael Flynn, dice la sua verità sul Russiagate, sostenendo di essere stato “guidato dalla Casa Bianca”. E una nuova bufera si addensa sulla testa del presidente Donald Trump. Nel mirino anche il genero Jared Kushner, chiamato in causa dallo stesso Flynn a proposito dei contatti con Mosca. “Le false dichiarazioni e le omissioni hanno ostacolato e hanno avuto un impatto materiale sulle indagini in corso dell’Fbi”, dichiara Robert Mueller procuratore speciale per il Russiagate.
In Germania Martin Schulz, leader Spd, prende tempo. Il congresso Spd valuterà la riedizione della Grande coalizione la prossima settimana e l’eventuale accordo sarà sottoposto a un referendum della base. Prima di Natale inizieranno colloqui solo “esplorativi” ma l’Spd ha già posto come condizione l’attuazione delle riforme dell’Eurozona.
Papa Francesco in Bangladesh – Papa Francesco in Bangladesh ha pronunciato quella parola che in Birmania è innominabile e durante il suo viaggio non aveva scritto nei discorsi. Ma ieri ha chiesto “perdono” ai Rohingya, il popolo islamico dello Stato di Rakhine, che non è riconosciuto tra le 135 minoranze etniche. “La presenza di Dio, oggi, si dice anche Rohingya. Ognuno di noi dia la sua riposta”. “Facciamo vedere al mondo cosa fa l’egoismo con l’immagine di Dio”, ha affermato, la voce incrinata dalla commozione, rivolto a sedici profughi di quel popolo che gli hanno appena raccontato la loro tragedia. Assassinii, bombe, stupri. “A nome di tutti, di quelli che vi perseguitano, di quelli che vi hanno fatto del male, soprattutto per l’indifferenza del mondo, vi chiedo perdono, perdono”, ha mormorato il Papa, mentre alcuni piangevano.
Economia e finanza
Pensioni – Il trattamento minimo pensionistico nel 2018 tornerà ad aumentare dopo due anni di stop: dagli attuali 501,89 a 507,41 euro. Si rimette in moto l’adeguamento delle pensioni all’inflazione: da gennaio si applicherà il valore provvisorio pari all’1,1%. Calcolando l’assegno sull’anno, gli incrementi vanno dai 72 euro per una pensione minima ai 200-260 euro per i trattamenti tra 1.500 e 3mila euro. Intanto l’Inps ha accolto 15.493 domande di certificazione per l’Ape sociale (il 39% di quelle presentate al 15 luglio) e 9.031 domande per il beneficio “precoci” (34%). E alla scadenza del 30 novembre sono pervenute altre 16.917 domande totali.
Intanto si preannuncia la fine dell’uomo solo al comando dell’Inps. Il Pd è pronto a depositare un emendamento alla legge di Bilancio, martedì prossimo alla Camera, che riforma la governance dell’ente. Si ripristina così il consiglio di amministrazione, quattro membri più il presidente. Si riducono i rappresentanti delle parti sociali – sindacati e imprese – nel Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, da 22 a 14. Nasce un comitato scientifico per dotare l’Inps di un suo centro di ricerca. Ma soprattutto si danno sei mesi di tempo a governo e Parlamento per procedere alle nuove nomine. Costo annuo: 700 mila euro. In bilico la poltrona di Tito Boeri.
Caso Etruria / Ripresa – Nello scontro tra Banca d’Italia e Procura di Arezzo spunta il verbale di cda di Banca Etruria sull’ipotesi di fusione con la Popolare di Vicenza. Renzi attacca: “La battaglia del Pd sui vertici Bankitalia era giusta”. Il presidente della Commissione, Casini: la vigilanza non ha funzionato. I rilievi nella terza ispezione Bankitalia. Al cda della banca aretina del 19 giugno 2014 partecipano Zonin e i rappresentanti di Bankitalia che non manifestano contrarietà all’aggregazione. La posizione di Boschi padre: per l’ex vicepresidente non è stato chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta ma risulta ancora indagato. Doppio obiettivo Pd: i Democratici aspettano l’audizione di Visco ma vogliono evitare quella della Boschi. In vista dell’ufficio di presidenza fissato per martedì che deciderà sulle audizioni del governatore di Bankitalia Vincenzo Visco e dell’ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, saranno acquisiti nuovi documenti che riguardano i rapporti tra l’istituto di credito aretino e Bankitalia.
Intanto lL’ultimo rapporto del Censis, giunto nel giorno in cui l’Istat ha rivisto al ribasso di un decimale le stime del Pil per il terzo trimestre (+0,4% sul secondo e 1,7% su base annua), descrive una società bifronte, dove la ripresa e dove il recupero dei consumi a sfondo edonistico non bastano, evidentemente, a mettere in ombra gli effetti della più grande recessione mai attraversata sul morale di una parte degli italiani. Secondo l’istituto di ricerca fondato da Giuseppe De Rita il dividendo sociale della ripresa non è stato distribuito. E oggi questi effetti di trascinamento della crisi vanno maneggiati con cura, anche perché a volte il rancore può assumere forme molto regressive e può scatenarsi sui capri espiatori più indifesi, dagli homeless agli immigrati.