In queste pagine vogliamo smontare il teorema meridionale. Quello che negli anni ha trasformato il Sud in una sorta di capro espiatorio di tutte le cose che in Italia vanno male. Una litania che di fatto ha cucito addosso al Sud e ai meridionali un vestito stereotipato e bugiardo che ha di fatto danneggiato l’immagine di una parte consistente del Paese.
Quali sono le accuse? La lista è lunga.
- Senza il Sud l’Italia sarebbe innanzitutto più ricca.
- Senza il Sud crescerebbe più velocemente, perché le regioni del Mezzogiorno rallentano lo sviluppo del paese. Sono più indietro e vanno più piano.
- Il Sud ha sprecato il fiume di soldi pubblici che l’ha inondato nella prima e nella seconda Repubblica.
- Il Sud ha utilizzato tutte le sue risorse per politiche assistenziali. Un fiume di soldi che ingrossa sempre di più. Denari che sono presi, ingiustamente, dalle tasche degli italiani, dell’Italia che lavora ed è costretta a mantenere, da sempre, i meridionali.
- I soldi destinati al Sud finiscono nelle mani di classi dirigenti meridionali incapaci e corrotte, che alimentano clientele e criminalità.
- Il Sud ha occupato tutti i posti dell’amministrazione pubblica e vive solo di sussidi.
- Ha bruciato miliardi di denaro pubblico per dare una pensione anche a chi non ne aveva diritto
- I meridionali sono sempre stati diversi dagli altri italiani. Non hanno senso civico, sono individualisti e familisti; hanno una storia diversa, e quindi una cultura diversa.
- I meridionali non sono mai stati capaci di andare avanti da soli ed hanno sempre avuto bisogno di un aiuto esterno, dello Stato assistenziale.
- Le differenze fra Nord e Sud non sono nate con l’Unità ma sono ataviche, affondano le loro radici nel lontano Medioevo.
- La spesa pubblica nel Sud è più alta che nel Nord
La verità è che il Sud ha finito per fornire agli italiani un’ottima scusa per non interrogarsi sui problemi di fondo del paese, sulla competitività di un’industria che perde colpi, sulle modeste capacità di innovazione e ricerca, sui ritardi e le inefficienze infrastrutturali, sulla qualità dei servizi pubblici. Sul perché l’Italia, da tanti anni si è fermata.E sul perché non riesce a decollare e continua ad avere un tasso di crescita che è la metà di quello Europeo.
In queste pagine vogliamo cominciare un viaggio all’origine di quelle che sono le tante bugie che si sono accumulate negli anni a danno del Sud. Cercando di fare chiarezza anche con la forza dei numeri. Seguiteci E soprattutto commentate. Raccoglieremo i vostri contributi e li pubblicheremo. Scrivete a Ilsudonline@gmail.com