di Paolo Isa
Laura tempo fa hai pubblicato un libro “Abortire tra gli obiettori” La moderna inquisizione: diario del mio aborto terapeutico e diversi convegni sul tema sempre attuale dell’aborto. Vuoi illustrarci qual è
il tuo pensiero?
Io credo che l’aborto sia un male necessario, che bisogna cercare di
evitare sempre ma che deve poter essere applicato come ultima spiaggia.
Uno dei mezzi più efficaci per evitare di abortire, impedendo l’inizio
di una gravidanza indesiderata è la pillola del giorno dopo o dei cinque
giorni dopo. La sua azione è molto simile a quella della pillola
contraccettiva in quanto qualora l’ovulazione non fosse già in atto, ne
ritarda l’inizio fino a cinque giorni dopo, che è il tempo in cui gli
spermatozoi restano vivi nel corpo della donna dopo l’ultima
eiaculazione. Da più di un anno è possibile acquistare tale presidio
medico senza ricetta se da parte di donne maggiorenni, anche se
purtroppo molti farmacisti non lo sanno o fingono di non sapere, facendo
obiezione alla vendita. In questo caso è bene minacciare l’esercente di
rivolgersi ai carabinieri. L’aborto è una brutta cosa e se si può si
deve aiutare una donna ad evitarlo.
Perché esiste l’obiezione dei farmacisti sulla pillola del giorno dopo?
Perché gira voce che contenga anche un principio attivo che impedisca
l’impianto dell’ovocita fecondato. Io non sono un medico quindi non so
se sia vero o meno ma qualora lo fosse ci tengo a dire che questa non è
un’azione abortiva; l’aborto è quando si interrompe una gravidanza,
tramite distacco dell’embrione dall’utero, mentre un ovocita fecondato,
non è neanche ancora un embrione. ”
Sei decoratrice d’interni e pittrice hai altri interessi riguardante
la tua attività professionale?
Con la mia arte mi occupo di beneficenza facendo mostre per aiutare
l’associazione Anati Italia con sede in Napoli, che si occupa di aiutare
i tubercolotici, le loro famiglie e le famiglie indigenti in generale.
In futuro prevedi di effettuare altre pubblicazioni?
Non sono una scrittrice professionista, quindi non credo che scriverò
altri libri; mi è capitato di dover affrontare un aborto terapeutico con
gli obiettori di coscienza ed ho voluto scriverci un libro/denuncia per
poter avvertire tutte le donne in età fertile che vivono in Italia di
quale sia lo stato delle cose attualmente. Anche se la mia esperienza
risale a nove anni fa, è ancora purtroppo attuale.
Quali progetti hai in futuro?
I miei progetti futuri sono di continuare a posare come modella per
sbarcare il lunario, ad esporre le mie opere per beneficenza, a
rispondere alle interviste, ed a presentare il mio libro in Italia o
all’estero (da poco la mia casa editrice Tempesta ha un distributore che
permette la vendita dei suoi libri anche all’estero pur rimanendo le
pubblicazioni in lingua originale). Continuerò anche a curare il mio
blog, rispondendo a chi mi rivolga una richiesta di aiuto o cerchi
soltanto una parola di conforto.
Su Facebook le donne possono trovarmi nel gruppo “Contro l’omissione di
soccorso medico/psicologico nell’aborto terapeutico”.
Ho un blog: www.abortoterapeuticoenon.blogspot.com