Scoperte per la prima volta in Abruzzo impronte di dinosauro databili fra i 125 e i 113 milioni di anni. La maggior parte di queste impronte fu impressa da uno o più teropodi, dinosauri bipedi prevalentemente carnivori, che, camminando, affondavano nel fango, molto probabilmente per la debole consistenza del terreno. Altre orme, invece, conservate al centro della superficie calcarea, sono state lasciate da un teropode accucciato. E per studiare il ritrovamento gli scienziati hanno usato i droni ed una tecnica usata per la prima volta sul set del film ‘Jurassik Park’ del 1993.
La scoperta è stata realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e le impronte sono state studiate dai ricercatori dell’Ingv assieme a un team di icnologi dell’Università Sapienza di Roma. La scoperta “arricchisce il panorama delle impronte di dinosauro presenti nel nostro paese, fornendo informazioni sugli animali che ‘passeggiarono’ sulle spiagge italiane del Cretaceo e sui loro comportamenti” sottolineano gli scienziati. I risultati di questo ritrovamento sono stati pubblicati sulla rivista Cretaceous Research (Elsevier).