Concetta Colucci
Lorenzo Dicandia, Laureato in tre continenti, insieme ad altri 37 studenti ha girato il mondo con il WBB Program, organizzato dall’università Bocconi
Il WBB – World Bachelor in Business, è un programma che nasce dalla collaborazione fra le università di Europa, Asia, America.
Lorenzo è originario di Vieste in provincia di Foggia. E’ partito a 18 anni per fare una esperienza di studio globale. “Volevo puntare sulla capacità di adattarmi a vari contesti economici e culturali e su un corso di studi rivolto maggiormente al mondo del lavoro. Mia sorella aveva già frequentato scuole con indirizzo internazionale e il suo esempio mi aveva orientato verso una scuola all’estero. Avevo fatto diverse domande di ammissione e, fra le tante – racconta Lorenzo a ilsudonline.it – avevo ho inviato una richiesta anche per il WBB, ma senza troppe speranze.”
“Vengo da un paese che non ha molti contatti con realtà esterne, per questo mi piace muovermi e conoscere altre culture anche se rimango orgoglioso della mia terra.”
“Quando ho letto la comunicazione che ero stato ammesso al WBB ho vissuto un momento molto intenso e bello con la mia famiglia, sapevamo tutti che sarebbe stata una esperienza unica ed una grande occasione per il mio futuro.”
Il primo anno gli studenti frequentano la University of Southern California, a Los Angeles
Oltre alla formazione normalmente prevista dal corso di studi, focalizzato sulle materie di specializzazione, è possibile frequentare anche corsi di cultura generale “a me piacevano le lezioni di giornalismo e ne ho seguite molte.”
“Ho avuto l’opportunità di confrontare i diversi metodi di insegnamento, quello italiano e più in generale europeo, più teorico, diversamente da quello americano, più pratico, con numerose esperienze lavorative, stage per tutti gli anni dell’università migliorando così il proprio profilo professionale”
Il secondo anno gli studenti hanno frequentato l’University of Science and Technology di Hong Kong.
“La città è completamente diversa da Los Angeles, ma con aspetti che definirei quasi occidentali. Per imparare a vivere lì è stato necessario superare l’impatto culturale.”
L’apprendimento diventa totale e non riguarda solo l’ambito degli studi, “studiare il mandarino mi ha aiutato ad entrare in contatto con la città. Mi è sembrato di cogliere somiglianze anche nello stile di vita, ad esempio, mi piaceva molto camminare per la città, un po’ come quando in Europa, passeggiando, ci si ferma a prendere un caffè””
Il modello di formazione dell’università di Hong Kong è simile a quello americano, anche se i professori sono molto più formali.
“A Milano ho frequentato il mio terzo anno all’Università Bocconi e mi è sembrato di tornare a casa, a Vieste, vedevo molte più somiglianze invece che differenze. Tutti noi studenti ci siamo accorti di questo: più si viaggia e più si conosce la propria identità”
L’ultimo anno del corso si è concluso a Los Angeles “Quando ci sono tornato ero più maturo e sono riuscito ad apprezzare molto di più quello che la città aveva da offrirmi”
“Ci sono posti in cui sembra di riconoscere tratti comuni con il proprio posto di origine “Il posto che più di tutti mi ricorda casa mia è Buenos Aires: il 50-60% degli abitanti è di origine italiana, è una popolazione simile a quella della Puglia per stile di vita, per orari spostati alla sera, i pasti che sono realmente la parte più importante delle giornate, per l’ospitalità e la giovialità.”
Con un’esperienza di vita e di studio così entusiasmante “Nel mio futuro c’è Londra, per il mio primo lavoro e poi New York, per un master MBA.
Ho imparato che per raggiungere obiettivi importanti, è necessario pianificare anche i piccoli step intermedi.”