Un’occasione per celebrare i migliori interpreti della pizzeria napoletana a Firenze, per festeggiare i professionisti di quella ‘Arte del pizzaiuolo napoletano’ che l’Unesco ha recentemente riconosciuto patrimonio mondiale immateriale dell’umanità. È con questo spirito che oggi si ritrovano insieme alla Buoneria (via del Fosso Macinante), a Firenze, gli otto maestri pizzaioli che hanno portato l’eccellenza dell’arte bianca nel capoluogo toscano. In ordine rigorosamente alfabetico, si tratta di Mario Cipriano (Il vecchio e il mare), Agostino Figliola (Fratelli Cuore), Domenico Luzzi (Fuoco Matto), Marco Manzi (Giotto), Raffaele Menna (Mamma Napoli), Romualdo Rizzuti (Le follie di Romualdo), Giovanni Santarpia (Santarpia) e Ciro Tutino (Buonerìa). I loro nomi sono stati selezionati in base a una serie di criteri – a partire dallo stile napoletano della loro pizza fino al riconoscimento ottenuto da almeno una guida gastronomica di settore – con la supervisione del ‘guru’ Sabino Berardino, uno dei massimi esperti del settore a livello nazionale. Il riconoscimento è stato consegnato ai pizzaioli dai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria che hanno sposato l’iniziativa, organizzata dal Forchettiere Marco Gemelli con il patrocinio del Comune di Firenze e la partecipazione di Coldiretti Toscana, Fipe-Confcommercio e Confesercenti Firenze