Umberto Bossi non vedeva l’ora di un congresso federale che mettesse in discussione la leadership di Salvini, a cui non le ha mai mandate a dire. E visto che è stato accontentato, il fondatore del Carroccio, dopo aver votato per Fava, va giù ancora più pesante del solito: «Salvini è la brutta copia di Renzi, anche per lui “prima il mio culo”‘. Se vince lui la Lega è finita». Un affondo che prelude ad una clamorosa decisione: l’addio al Carroccio. “Valuterò la situazione – spiega Bossi in un’intervista al Giornale – Ci sono migliaia di fuoriusciti dalla Lega, espulsi, che hanno messo assieme un partito a Milano. È abbastanza grande, sono in migliaia. Io potrei valutare la situazione, certo non lascerò che la richiesta di libertà del Nord finisca nel nulla. Sappiamo che la questione settentrionale alla fine vincerà, è una causa che va servita fino alla fine».
Insomma, ancora un’altra Lega Indipendentista. “Stanno attorno a Bernardelli adesso, il proprietario dell’Hotel Cavalieri (Roberto Bernardelli, imprenditore, ex consigliere comunale, regionale e deputato della Lega, ndr). Gente che non è disposta ad
abbandonare gli ideali per una sedia e per un posto». Per quanto riguarda l’effetto Salvini, Bossi ridimensiona i numeri del suo nemico: «Non è vero, è calata, io pigliavo 4 milioni di voti, ad ogni elezione il minimo era 4 milioni. I suoi sono sondaggi, i voti
sono molti meno».