La rottamazione delle cartelle, stando alle stime sulle prime 502mila adesioni, è già a tre quarti dell’obiettivo prefissato. Sui poco più di 7,2 miliardi attesi dal Governo con il decreto fiscale collegato all’ultima manovra, i contribuenti sisono impegnati a pagarne almeno 5,5 miliardi Una previsione prudenziale ipotizzando che almeno un terzo degli 8,3 miliardi del valore dei ruoli rottamati sarà poi scontato in termini di cancellazione di sanzioni e interessi. Per intenderci, la cifra degli 8,3 miliardi resa nota ieri dal presidente e ad di Equitalia Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è il lordo relativo a 2,5 milioni di cartelle esattoriali che i contribuenti hanno deciso di “chiudere” beneficiando dello sconto su sanzioni e interessi. I numeri dell’operazione confermano, ancora una volta, che in Italia le sanatorie fiscali riescono sempre a riscuotere un discreto successo. Sulla base dei dati parziali riferiti feriti ieri in Parlamento non è difficile ipotizzare che la rottamazione centrerà i risultati attesi.