L’inserto “L’Economia del Corriere della Sera” propone una ricognizione dei titoli di società energetiche italiane suscettibili di registrare a breve sul loro quadrante l’effetto Trump. Interessante perché analizza le conseguenze della elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti con una agenda setting, in materia energetica e ambientale, molto differente da quella del suo predecessore Barak Obama.
Insomma il clima è diverso e se ne accorgerà soprattutto l’industria collegata alle fonti rinnovabili.
“Lo aveva promesso in campagna elettorale – si legge dal pezzo – e così è stato. Con un colpo di penna The Donald vorrebbe cancellare le direttive approvate da Obama, il Cleanpowerplan risalente al 2015…”.
Ma quali sono le nuove linee per contenere le emissioni di carbonio? Il Corriere della Sera le sintetizza così: puntare sull’autonomia energetica attraverso l’uso del carbonio e degli idrocarburi, che dovrebbero portare a migliaia di posti di lavoro.
Intanto diventano a rischio quelli del settore delle rinnovabili: sei milioni e quattrocentomila addetti in Usa a fine 2016.