Antonio Troise
Pronti, via. Il bonus fiscale sugli investimenti in pubblicità è ormai sulla rampa di lancio. Sul sito del Dipartimento informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio, arrivano anche le linee guida per ottenere gli sgravi. La dote messa a disposizione dall’esecutivo è pari a 62,5 milioni di euro. Con un credito di imposta che per le piccole e medie imprese può arrivare al 90%. Potranno usufruire delle agevolazioni sia le aziende sia i professionisti. Questa volta, poi, l’incentivo scatterà anche per la pubblicità fatta sui giornali digitali e le testate on line. E, elemento non secondaria, si tratterà di una misura strutturale: un modo, insomma, per sostenere un settore che negli ultimi anni ha dovuto fare fronte agli effetti della crisi economica.
Chi può richiedere il bonus. La platea è molto ampia. La disposizione fa infatti riferimento a imprese e ai lavoratori autonomi. Unica condizione, è che devono aver effettuato investimenti in campagne pubblicitarie superiori di almeno l’1% rispetto a quelli pianificati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Per il 2017 il periodo sul quale effettuare il raffronto sarà compreso fra il 24 giugno e il 31 dicembre del 2016. A partire da 2018 sarà invece considerata l’intera spesa sostenuta nei dodici mesi precedenti. In sostanza, se nel 2017 non è stato effettuato nessun investimento pubblicitario, l’anno prossimo sarà incentivabile l’intera spesa. Con un grande vantaggio per gli inserzionisti.
Lo sconto. Il calcolo è semplice. Il credito di imposta si può ottenere solo in compensazione, tramite il modello f24, ed è pari al 75% del valore incrementale speso da un’azienda o un professionista. Per le piccole e medie aziende, per le microimprese o le start up innovative lo sconto aumenta fino al 90%.
Quando presentare la domanda. Le agevolazioni fiscali si potranno richiedere dal primo al 31 marzo del 2018. E, a seguire, nello stesso arco di tempo per ogni anno successivo. Per il 2017 saranno presi in considerazione tutti gli spazi pubblicitari acquistati dal 24 giugno al 31 dicembre. Solo per quest’anno, sono stati previsti 50 milioni per gli investimenti sulla carta stampata e 12,5 milioni per le spese che saranno sostenute nel 2018 sulle emittenti radio-televisive (analogiche o digitali).
A chi spedire la richiesta. Per ottenere il bonus bisogna compilare l’apposito modello in line predisposto dall’Agenzia delle Entrate e inviarlo nelle scadenze previste. Il modulo deve contenere i dati identificativi dell’azienda o del libero professionista, il costo complessivo degli investimenti effettuati nello stesso periodo dell’anno precedente con l’indicazione degli incrementi e l’ammontare del credito di imposta richiesto. Ogni agevolazione che va oltre i 150mila euro dovrà però ottenere il via libera da parte della Banca dati nazionale antimadia del ministero dell’Interno. Il meccanismo della “white list” consentirà però di velocizzare il riconoscimento del diritto e la liquidazione della somma.
La dote. Se i 62,5 milioni stanziati dal governo non saranno sufficienti a fare fronte a tutte le domande, la somma sarà ripartita secondo percentuale. Se, invece, risulterà eccedente, la quota residua confluirà nella dotazione dell’anno successivo.