Non è solo a Napoli che il leader della Lega ha incontrato piazze ostili, cortei e scontri. E’ successo nel Centro e perfino in alcune città del Nord. Nessuno, ovviamente, può accettare l’ipotesi che lo scontro politico si trasformi in violenza. E nessuno può decidere di togliere la parola o di limitare il diritto a esprimere la propria opinione. Detto questo, è altrettanto ipocrita nascondere o dimenticare il verbo che per anni è stato appannaggio della Lega Nord, fatto di egoismo accompagnato, spesso, da venature di razzismo. Oggi Salvini dimentica i suoi cori contro i Napoletani (ha chiesto già scusa). Ma i pentimenti, in politica, non sono sufficienti. Servono atti concreti. E per ora, dalla Lega, di meridionale si è visto solo la corsa ad accapparsi un po’ di voti. Non basta per recuperare consensi. O conquistare le piazze.