“Io sono convinto che le buone regole amministrative abbiano un effetto molto importante perche’ rendono piu’ complicata la corruzione. In Italia aggiungiamo alla iper regolamentazione anche una cattiva regolamentazione. Abbiamo troppe regole e troppe regole scritte male, spesso incomprensibili o in contraddizione”. E’ l’opinione del presidente dell’Anac, Raffale Cantone, intervistato dal Quotidiano nazionale. “Io sono convinto – spiega Cantone – che la piu’ grande riforma anticorruzione sarebbe la creazione di una commissione di saggi per la semplificazione delle norme. Bisogna sapere cosa e’ in vigore, disboscare quello che non serve e creare sempre piu’ testi unici. Serve una commissione che ogni mese faccia dei report al Parlamento, con suggerimenti concreti. Spetterebbe poi alle Camere decidere. Questo rappresenterebbe un vero salto di qualita’ sia nell’efficienza dell’amministrazione sia nella lotta alla corruzione”. Cantone rivendica quindi la bonta’ del “modello Expo”, ma ammette che per i cantieri post-sisma “con le casette non ha funzionato: troppa fretta coi fornitori e ritardi nei lavori per le infrastrutture”. Il codice appalti, aggiunge, “e’ uno strumento utile ma e’ entrato in vigore solo per il 30%. C’e’ chi invoca la sua abolizione? E’ uno slogan elettorale”. Sull’emergenza rifiuti, il presidente dell’Anac osserva: “Ci sono difficolta’ legislative. Ma per ripulire la Capitale vanno riattivati gli impianti”.