Scompare così, una delle colonne portanti di quella generazione del made in Italy, Armani, Ferrè e Versace, che negli anni ’80 lanciò la moda italiana nel mondo. Insieme a Krizia e alle sorelle Fendi, Laura fu una delle poche donne a tenere alta la bandiera del fenomeno. Negli anni ’80 il New York Times la incoronò “Regina del Cachemire” per la capacità di lavorare e trasfigurare questo filato sino farlo sembrare una pelliccia di mongolia. Laura Biagiotti però era anche la stilista del lino bianco per i celebri camicioni da bambola. E poi del rosso. Lo amava come i rubini che infilava alle dita e i coralli che portava al collo insieme alle forbici scaramantiche. Non è tutto. Biagiotti è stata anche la prima stilista a sfilare in Cina nell’88 e al Cremlino nel ’95.